
Pubblicato il 16 maggio 2018
Autori: Melissa Oddie, Ralph Büchler, Bjorn Dahle, Marino Kovačić, Yves Le Conte, Barbara Locke, Gioacchino R. de Miranda, Fanny Mondet e Pietro Neumann
Abstract
Nelle colonie di insetti eusociali, i compagni di nido collaborano per combattere i parassiti, un comportamento noto come immunità sociale. Tuttavia, l’immunità sociale è risultata inefficace nelle api mellifere occidentali (Apis mellifera) quando l’acaro ectoparassita Varroa destructor ha cambiato ospite, passando dalle api mellifere orientali (Apis cerana). Da allora, questo acaro è diventato la minaccia più grave per A. mellifera in tutto il mondo.
Nonostante ciò, alcune popolazioni isolate di A. mellifera sono note per sopravvivere alle infestazioni grazie alla selezione naturale, riuscendo in gran parte a sopprimere la riproduzione degli acari. Tuttavia, i meccanismi alla base di questa resistenza sono ancora poco compresi.
Qui dimostriamo che un meccanismo di immunità sociale efficiente si è evoluto rapidamente e in modo indipendente in quattro popolazioni di A. mellifera naturalmente sopravvissute a V. destructor. Le api operaie di tutte e quattro le popolazioni “sopravvissute” hanno scoperto e ricoperto le celle di covata delle operaie con maggiore frequenza e hanno preso di mira le celle infestate dagli acari in modo più efficace rispetto alle operaie delle colonie locali suscettibili.
Esperimenti diretti hanno confermato che la capacità di disopercolare e riopercolare le celle riduce il successo riproduttivo degli acari senza compromettere la sopravvivenza dei compagni di nido. I nostri risultati forniscono una prova evidente che le api mellifere possono contrastare i parassiti esotici attraverso semplici cambiamenti adattativi, sia qualitativi che quantitativi, nel loro comportamento. La rapida evoluzione parallela di questo tratto in quattro popolazioni ospiti suggerisce che esso rappresenti un meccanismo chiave per la sopravvivenza delle colonie infestate dagli acari.